LE  PUBBLICAZIONI DEI SOCI DI BIBLIA

Il Direttore responsabile del Notiziario ha scritto:" Constatiamo con piacere che i nostri soci sono culturalmente molto attivi, inoltre parecchi di loro pubblicano testi di varia natura ma sempre di elevato profilo. In questa rubrica ci impegniamo a segnalare i libri che ci verranno inviati. Lo faremo anche in caso di opere non strettamente attinenti a materie bibliche purché dotate di un interesse culturale generale. In questo spirito prendo l'occasione per indicare due miei recenti volumi: PIERO STEFANI, Antigiudaismo. Storia di un’idea, Laterza, Roma-Bari, 2004, pp. 328, € 20; Introduzione all'ebraismo, Queriniana, Brescia 2004, pp. 360, € 21,69 (si tratta della seconda edizione riveduta e aggiornata del testo uscito nel 1995)".
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RITA TORTI MAZZI, La preghiera ebraica. Alle radici dell'eucologia cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2004, pp. 261, € 12,00. Il volumetto, che fa parte della collana «Alle fonti della liturgia», è un'accurata presentazione delle principali preghiere ebraiche. Lo spirito è di scorgervi l'origine della preghiera cristiana. In questo senso va letta anche la metafora vegetale evocata dal titolo: «La "storia della salvezza" ci insegna a cogliere lo sviluppo della preghiera nel suo divenire. Ci insegna a individuare le sue radici, ad apprezzarne il tronco vitale e, dipartendosi da esso, diventarne noi stessi rami vigorosi che si diffondono nel mondo e verso il cielo». Il libro, oltre a una spiegazione delle origini e della modalità delle più importanti preghiere ebraiche, mette a disposizione dei lettori anche un'ampia sezione antologica. L'autrice ha conseguito il Dottorato in Scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, è docente di esegesi biblica e autrice di testi di carattere scientifico:

Quando interrogare è pregare. La domanda nel Salterio alla luce del letteratura accadica, San Paolo, Cinisello Balsamo 200-.pp.446, € 34. Poderoso studio frutto di anni di ricerca specialistica. Tutti sanno che nel salterio le domande rivolte a Dio sono frequenti, basti pensare a quella pronunciata da Gesù sulla croce: "Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?" (Sal 22,2). Pure leggendo alcuni testi di preghiera mesopotamici, si ha a volte l'impressione di ascoltare la voce del salmista che loda o supplica ricorrendo con frequenza alla forma interrogativa. Essa viene utilizzata di volta in volta in modi diversi a secondo lo scopo che ci si prefigge di raggiungere. Qual è la vera funzione di introdurre la domanda nella preghiera? Per rispondere a questo interrogativo l'autrice cerca di scoprire ciò che l'orante vuole effettivamente comunicare. In questa indagine si presta attenzione soprattutto alla 'forza pragmatica' che ogni enunciato ha quando viene proferito. La preghiera viene così riconsegnata alla dimensione che le è più consona: quella pratica.

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Nella collana «Uva bianca» di JAM, ed. San Paolo Junior, Cinisello Balsamo, dedicata all'infanzia, sono usciti, a cura di JUSI QUARENGHI, con illustrazioni di Michele Ferri, dei bei volumetti dedicati ai Salmi. Salmi per voce di bambino: Tu mi salvi (dal salmo 18), 2002; Così hai detto (dal salmo 91), 2002; Tu sei grande (dal salmo 104), 2003; Canto per Gerusalemme (dai salmi 137, 126, 122), 2003; Tu sei come una mamma (dai salmi 30 e 130), 2004; Non smettere di volermi bene (dal salmo 51), 2004.


L'altro Amore - Il romanzo d'amore del ginecologo ROMANO FORLEO


Il Patto di LINDA FOSTERed EDMONDO LUPIERI - Il romanzo, condotto attraverso i registri dell'ironico e del grottesco, è un thriller teologico che apre fantascientifici (e religiosi) scenari sulla clonazione e la manipolazione genetica


ALDO BODRATO, Le opere del giorno. Ascesa e declino del monachesimo occidentale in otto racconti, Portalupi editore, Casale Moferrato (AL), 2004, pp. 202, € 14,50
Negli ultimissimi tempi il nome di Benedetto è tornato, in modo inatteso, al centro dell'attenzione mondiale nella sua qualità di simbolo di un Europa che vuole dirsi cristiana. Questo evento può trasformarsi in un ulteriore invito a prendere in mano questo bel libro di Aldo Bodrato. Nel suo ultimo testo (il cui titolo allude al precedente, Le opere della notte 1985) l'autore designa in otto storie la parabola del monachesimo occidentale, da san Benedetto alla distruzione di Montecassino. Il libro mette in scena le drammatiche vicende del più serio tentativo di tradurre il Vangelo in vita e di anticipare in terra la perfezione del Regno dei cieli. Lo fa attraverso una folla di personaggi dei più vari tipi ed epoche. In questi racconti tutto è critico, eppure in ogni pagina è riscontrabile una sincera ammirazione per l'esperienza monastica. Per quanto filtrato dall'invenzione letteraria, nessun aspetto è storicamente infondato e teologicamente avventato.


MARIA CALIFANO TENTORI, Fiducia in tempo di angoscia. Quella che qui segnaliamo non è una vera e propria pubblicazione a stampa; si tratta dell'elaborato presentato per la Tesi di Licenza al Pontificio Istituto Biblico, direttore della Tesi Pietro Bovati S.J. Discussa nel giugno del 2003, proprio quando la candidata compiva ottant'anni, la tesi, dopo aver esaminato in generale l'angoscia e la fiducia nei salmi di supplica, prende in particolare considerazione il Salmo 31. Seguono alcune pagine dedicate a Geremia e a Giobbe. Il modo migliore per congratularci con l'autrice ci sembra quello di seguirne l'esempio. Quando si legge per davvero la Bibbia non si giungerà mai a dire: ho finito di studiare.

N.B. - Precisiamo ora che chi volesse leggere l'elaborato, può chiederne copia a BIBLIA - Via A.da Settimello 129 - 50040 Settimello (FI)


FEDERICO DAL BO, La legge e il volto di Dio. La Rivelazione sul Sinai nella letteratura ebraica e cristiana, Giuntina, Firenze 2004, pp.103, € 12. Giovane studioso ferrarese di formazione filosofica, dotato di consolidate competenze nell'ambito della ebraistica e della linguistica, Dal Bo con questo saggio ha vinto la prima edizione del premio nazionale Renzo Fabris per il dialogo ebraico-cristiano. Sensibile all'impostazione decostruzionista di Derrida, il testo - non appiattito su una ricerca puramente storica - affronta un nodo teoretico di prim'ordine. In esso infatti è studiata quella che viene definita la prima forma sistematica di antigiudaismo cristiano sviluppata in termini filosofici e teologici da Agostino di Ippona. Alla luce dell'analisi filosofica l'avversione agostiniana per la fede ebraica sembra fondarsi su un'autentica rimozione della specificità del popolo eletto, della Legge e della Rivelazione sinaitica.


FLAVIO PAJER (ed.), Europa, scuola, religioni. Monoteismi e confessioni cristiane per una nuova cittadinanza europea, Sei, Torino 2005, pp. 212, € 13,00.
Pajer, massimo esperto italiano dell'insegnamento della religione in Europa, è docente di Didattica e Pedagogia delle religioni e presidente del Forum europeo dell'istruzione religiosa nella scuola pubblica. La presente pubblicazione raccoglie gli Atti di un convegno organizzato da quest'associazione a Carini (Palermo) nel 2004. I contributi, proposti da dieci autori appartenenti a culture e confessioni differenti, si riferiscono a tre ambiti principali: "Verso una cittadinanza europea: quale contributo delle religioni?", "Il presente e il futuro dell'insegnamento religioso europeo: un confronto interconfessionale", "Le tradizioni monoteiste nella scuola pubblica europea". Le riflessioni contenuti in questi testi rappresentano, nel loro complesso, un sano correttivo a un'epoca come la nostra fin troppo contraddistinta dalla rinascita da un lato di mai sopiti laicismi e dall'altro di mai domi fondamentalismi.


 

FLAVIO PAJER, Religione, SEI, Torino 2007, pp. 516, euro 17,80.

Nelle scuole l’ora di religione cattolica è soggetta a molte valutazioni contrastanti. A nostro avviso è ragionevole lavorare per modificarne l’attuale statuto; tuttavia, fin che esso è in vigore, non è produttivo cimentarsi in uno sterile ostracismo. Val la pena piuttosto far sì che la sua dimensione culturale, prevista sulla carta e troppo spesso negata nella pratica, trovi un riscontro effettivo. Per questo è indispensabile che esistano manuali intelligenti e praticabili. È il caso di questo testo di Pajer che racchiude in un unico volume tutto il quinquennio delle superiori. Esso, pur obbligato a inserirsi in un ambito confessionale, testimonia uno sguardo culturale largo e aperto, in cui si manifesta anche la ben nota sensibilità educativa dell’autore.

La sua validità è pure confermata dalle continue riedizioni, sempre aggiornate e perfezionate. Nel volume è dedicato un ampio spazio alla Bibbia.

 


BIANCAMARIA TRAVI, La casa dell'amico. Quaderno africano, Edizione Alice, Comano (CH), 2005, fr. 25.
"La casa dell'amico non è mai lontana" dice un proverbio africano. L'autrice all'inizio degli anni Ottanta fu inviata a lavorare in Africa (Togo) in qualità di insegnante. In questa sua veste cerca giorno per giorno di entrare nella realtà che la ospita - la "casa dell'amico" -, ora sentendosene lontana, ora abitandone il cuore, più spesso aggirandosi sulla soglia. Nate da un quotidianità, piena di ingiustizia soffocate ma anche di sottili bellezze, queste pagine di ricordi distillate con il tempo narrano soprattutto di incontri i quali "oltre a fornire una svariata galleria di caratteri, si trasformano spesso in piccoli racconti incastonati nella narrazione complessiva; in essi si concertano spesso i dati e i simboli più significativi del mondo che la Travi ha cercato di comprendere, non solo con l'intelligenza, ma con il cuore " (dalla presentazione di Cesare Segre). Il libro, non distribuito in Italia, può essere richiesto a Edizione Alice, CP 533, CH-6962 Viganello


LAURA VOGHERA LUZZATTO, Kelippòt. Poesie, Giuntina, Firenze, 2005, pp. 107, € 10.
Dopo aver letto la presentazione fattane da Paolo De Benedetti su Studi, Fatti, Ricerche (Sefer), n 110, aprile-giugno 2005, p. 11 è inutile compiere altri tentativi: la via migliore sarebbe far sì che quelle parole giungano anche ad altri lettori. Con dispiacere siamo però costretti a compiere vari tagli: "Questo piccolo libro prende il titolo da un termine della mistica ebraica che significa 'scorze', 'bucce', e indica quei frammenti di male, di negatività che si staccano dai vasi di luce divina e cadono nel mondo, dove il mistico, con le sue 'intenzioni', con le sue preghiere e anche con la sua quotidianità, cerca di riscattarli in una continua opera di redenzione. L'autrice, la cui sottile sensibilità poetica si unisce a una profonda cultura ebraica vissuta con la mente e con l'anima, ha dato questo titolo per offrire […] una chiave di lettura o meglio di ascolto. Come scrive Laura Novati nella sua bellissima prefazione, queste poesie emergono da uno spazio o tempo segreto, dove "possono insieme abitare i vivi e i morti: voci di presenza o voci di assenza.[…]".Tra queste presenze-assenze vi sono la madre, il padre, il fratello dell'autrice morto nella guerra del Kippur nel 1973.Alcune di queste poesie sono in dialetto veneziano, e sono tra le più toccanti […] La quarta di copertina è in realtà un'altra prefazione, firmata da Andrea Zanzotto. Vorrei citare le ultime righe, riferite alla morte del fratello: "L'irreparabile è avvenuto ma è pur sempre vero che per Laura resiste il supremo dovere di dire di sì alla vita anche per i morti"".


 

ERMANNO GENRE e FLAVIO PAJER (a cura di) - L'Unione Europea e la sfida delle religioni. Verso una nuova presenza della religione nella scuola - "Claudiana", Torini 2005, pp.174, € 12, volume sul mutato scenario dell'insegnamento religioso:

Dalla caduta del muro di Berlino agli attentati dell'11 settembre,dall'Europa dei 25 all'incognita sul futuro della Costituzione europea, lo scenario dell'insegnamento religioso in Europa è profondamente mutato. Analizzando tali cambiamenti e la sfida che pongono ai percorsi tradizionali di insegnamento della religione, gli autori s'interrogano su quanto accade in Italia. L'attuale normativa concordataria risponde davvero alle aspettative nazionali ed europee? In una società largamente multireligiosa, non avrebbe senso affidare alla scuola pubblica un insegnamento curricolare del fatto religioso che distingua la sua proposta pedagogica dai compiti delle chiese e delle comunità religiose?
(Per
acquisirne un interessante saggio - vedi particolarmente quanto scritto a pag.137, cap.VIII, 1, c a proposito del "Bibelunterricht", che conforta singolarmente le tesi sostenute da BIBLIA nel suo progetto "Bibbia e Scuola" - potete richiamare la pagina predisposta dalla Claudiana)

 Alla suesposta recensione aggiungiamo quanto riportato nel Notiziario di BIBLIA del Gennaio 2006 - anno XX N.1:

Siamo di fronte a un libro articolato in due parti. La prima, più corposa, è costituita dalla traduzione di un testo dell'Inter-European Commission on Church and School (ICCS) scritto per informare sulla situazione e sulle prospettive degli insegnamenti di religione in Europa con particolare riferimento a quella del Centro-Nord. La seconda parte, scritta a quattro mani dai due autori, allarga lo sguardo ai paesi dell'Europa Centro-Orientale e a quelli latini. In quest'ultimo settore non poteva mancare un preciso riferimento alla 'laica' Francia e in particolare il "Rapporto Debray" (2002, trad. it. Il Regno documenti 15, 2002, pp. 514-520) che ha aperto nuovi orizzonti per la presenza del fatto religioso nella scuola. Per quanto concerne il "caso Italia", Flavio Pajer (nostro socio e massimo esperto italiano dell'insegnamento della religione di Europa) ed Ermanno Genre (della Facoltà valdese di Teologia) si schierano decisamente a favore sia del superamento dell'attuale assetto concordatario dell'IRC sia dell'introduzione di un insegnamento comune e obbligatorio del 'fatto religioso'.

 


GIANCARLA CODRIGNANI, L'amore ordinato, prefazione di Alberto Melloni, edizioni com nuovi tempi, Roma 2005, pp. 135, €13.
Come ricorda Alberto Melloni nella prefazione al testo, il libro affronta in modo delicato un tema delicato. Lontane tanto da ogni tono scandalistico tanto dalle  chiacchiere di corridoio (o di sagrestia), le pagine di Codrignani  affrontano il problema del rapporto di una persona consacrata che costruisce una piena relazione affettiva con una donna. Un amore spesso in-dicibile, vissuto nell’angoscia, nella sofferenza o addirittura nella paura. Il libro pone quindi in discussione il tema ecclesiale e pastorale del celibato sacerdotale  imposto come obbligo canonico e non già come libera scelta. Il problema non è nuovo, originale però è l’angolatura di molte osservazioni che evidenziano il prezzo pagato dalle donne a motivo di questa imposizione. Il testo diviene perciò un'altra voce che avanza il grande interrogativo di quale posto  spetti alle donne all’interno della Chiesa cattolica.


P.S. - Cogliamo l'occasione per segnalare che una nuova edizione rende finalmente disponibile: PAOLO DE BENEDETTI, La morte di Mosè e altri esempi, Morcelliana, Brescia 2005, pp. 202, € 14.


 

Marco Maestro, Movimento e mutamento. Scienza, Politica e Gioco in un saggio, cinque conferenze e una lezione tra Pisa, Bari e Bolzano, Progedit, Cassano delle  Murge (Ba), 2003, pp. 138, euro 15,00.

Il lungo sottotitolo indica la varietà dei contributi, scritti nell’arco di circa trent’anni  raccolti da Maestro in questo suo libro. Il primo («Lavoro professionale, formazione culturale e orientamento politico dei lavoratori scientifici») fu presentato agli inizi degli anni Settanta in un convegno organizzato dall’allora PCI. Seguono cinque conferenze, di carattere scientifico, dedicate al campo della fisica, della chimico-fisica, della matematica e del gioco, tenute tra il 1993 e il 2001 nel quadro dei  Bozner Treffen («Incontri di Bolzano»). Il volumetto si conclude con la lezione di congedo svolta dall’autore all’Università di Bari nell’autunno 2001. Si tratta di pagine ricche di aspetti autobiografici diventata testimonianza di un esemplare impegno di indagine scientifica e di insegnamento: «Ricerca e  didattica a Bari. Riflessioni personali e conclusive su una lunga esperienza».

Marco Maestro, Esercizi di lingua. Tre racconti, Giuntina, Firenze 2005, pp. 64 + 73, euro 12..

«Ciò che non si vuole scordare non si dimentica». Questa sentenza lapidaria rappresenta la cifra del rapporto dell’autore con l’ebraico moderno. Nei suoi soggiorni in Israele a metà degli anni Novanta, Maestro si ritrova a parlare una lingua da lui usata con regolarità solo quarant’anni prima. A chi gli chiedeva ragione della sua capacità di esprimersi rispondeva con la frase citata in apertura. Tornato in Italia, Maestro si cimenta in questi ‘esercizi in lingua’ traducendo in ebraico tre racconti ispirati ai suoi soggiorni in Israele: ‘Usanze tribali’, ‘Sionismo’, ‘Ma quello che sta facendo?’. L’autore riteneva l’ebraico una lingua bella e facile. Dopo aver steso queste pagine,  non ha mutato idea, ha dovuto però ridimensionare un poco il secondo aggettivo. Ma infine gli Esercizi sono stampati in italiano o in ebraico? Dipende da che parte si prende in mano il libro. Se lo si piglia per un verso si trova la lingua parlata lungo lo Stivale, se lo si prende per l’altro si trova quella che si ode per le strade di Tel Aviv.

 


Francesco Callea, Blessing hands, Fratelli Frilli Editori, Genova 2006, pp. 143, euro 12,00.

In copertina una lapide tombale di un kohen. Le due mani, senza braccia, poste a indicare la benedizione sacerdotale (cfr. Nm 6,23-27). L’immagine costituisce la suggestiva porta per entrare negli undici racconti scritti dal dott. Callea nei momenti liberi avuti durante i suoi soggiorni in Tanzania, nel quadro delle attività di volontariato dell’associazione “Patologi oltre Frontiera”. La raccolta contiene storie tutte diverse per ambientazione, personaggi, intrecci, eppur legate  tra loro da un filo tenace. In questi racconti tutto quanto è credibile diventa vero. Ma cosa è vero? Quando Ponzio Pilato pose la domanda all’unica persona sulla terra con sufficiente accesso alla fonte divina dell’informazione, ottenne come risposta solo un eloquente silenzio.


Giovanni Leonardi, Per sapere fare esegesi nella Chiesa. Guida per Animatori biblici, Elledici, Leumann (Torino) 2006,  pp. 360, euro 24,00.

Nel frontespizio il libro si preoccupa di aggiungere di essere corredato da «numerose esemplificazioni metodologiche con annesso CD multimediale a colori». La lunga esperienza del  biblista padovano Leonardi viene qui messa a  servizio di un testo dalla spiccata vocazione pratica. Pubblicato nella collana «Bibbia: proposte e metodi» promossa dal Settore Apostolato Biblico dell’Ufficio Catechistico Nazionale, il libro - come scrive Cesare Bissoli nella «Presentazione della “Guida”» -  non è un’introduzione alla Bibbia, esso si presenta piuttosto come «una metodologia per imparare a comprendere passi biblici grazie ad esemplificazioni su testi significativi». Vista in questa luce, l’opera è «l’unico sussidio nel suo genere diretto ad animatori biblici». Le esemplificazioni (24 nel testo a stampa, ben 52 nel CD) abbracciano tutta la Bibbia e danno ampi di saggi di analisi, critica ed esegesi testuali.

 


Silvia Giacomoni, Dice Matteo. Il rabbi che amava, seguiva, interpretava Gesù, Longanesi, Milano 2007, pp. 154, euro  13,00.

All’autrice è sorto, dall’esterno e dall’interno di se stessa, il problema di come proseguire il lungo riracconto dell’Antico Testamento  compiuto nelle 758 pagine della Nuova Bibbia Salani (Salani, Milano 2004; cfr. Notiziario 2,2004, p. 16). Continuare con lo stesso stile anche per il Nuovo Testamento? Ma come farlo, per esempio, con le lettere di Paolo? Da questo dibattito è nato l’attuale libro che riscrive per intero solo il primo dei quattro vangeli. Si dirà: eccoci, è solo l’inizio, ma, a poco a poco, ci sarà tutto il Nuovo Testamento. Pur invitando l’autrice a proseguire lungo gli itinerari a lei suggeriti dal suo grande amore per la Parola, non ne siamo così sicuri. Ciò per una ragione molto semplice: la spinta decisiva a scrivere il testo su Matteo le è venuta da una percezione di continuità. La prima pagina del Nuovo Testamento è una genealogia che prende le mosse da Abramo per giungere fino a Gesù. Solo entro quella storia si comprende il Messia di Nazaret. Dunque, è la stessa storia e per capirlo basta guardare al modo e al mondo in cui visse Gesù. Ci sono, però, ovvie differenze. Per capirlo basta un confronto tra i due motti posti nella quarta di copertina dei due libri, il primo segna una familiarità, il secondo una certa distanza ermeneutica: «Davanti alla Bibbia ritorniamo tutti bambini», «il vangelo di Matteo letto con gli occhi dei suoi contemporanei».


Laura Pasquino, Adolfo Levi (1878-1948). Critica scettica e storia della filosofia. Prefazione di V.E. Alfieri, Postfazione di A. Marini, Cisalpino – Istituto Editoriale Universitario, Pavia 1998, pp. 293, s.i.p.

Il libro è frutto dell’elaborazione della tesi di laurea in filosofia conseguita dall’autrice (neoeletta nel Direttivo di Biblia) all’Università Statale di Milano, ateneo in cui, in precedenza, si era laureata in lettere classiche. La doppia competenza è stata, di certo, molto utile a Pasquino nell’affrontare l’opera storiografica di Levi dedicata, per la massima parte, al pensiero greco. Sul piano teoretico la riflessione di Adolfo Levi approda a una radicale affermazione di scetticismo, esito inevitabile di un pensiero impossibilitato a uscire da se stesso. A questo versante scettico corrisponde, sul piano pratico, un dogmatismo etico basato su un inflessibile senso del dovere. Nella sua accurata ricostruzione Pasquino dà particolare rilievo a questo secondo aspetto in genere trascurato dalla critica. Forse la sintesi, a un tempo teorica e pratica, del pensiero di Levi, la si può trovare in questa frase: il senso della vita coincide proprio con il vivere per ricercarne il senso.


Milka Ventura Avanzinelli, Fare le orecchie alla Torà. Introduzione al Midrash, Giuntina, Firenze 2004, pp. 147, euro 10.

Vi sono almeno due modi per esporre un argomento: uno sta nel descrivere il più oggettivamente possibile i contenuti per poi fornirne la chiave interpretativa; l’altro  sta nel compiere il percorso inverso. A colpo d’occhio sembrerebbe migliore il primo itinerario; in realtà, siccome l’obiettività è a volte illusoria, è spesso preferibile il secondo. È quanto ha fatto l’autrice (neoletta nel Direttivo di Biblia) in questo suo lavoro che costituisce una sintetica, ma completa, introduzione alla letteratura midrashica. La presentazione dei tradizionali modi ebraici di leggere la Scrittura – questo e non altro è il Midrash – è, infatti, preceduta da un’introduzione nella quale viene spiegata la singolare immagine che dà il titolo al libro. Essa deriva dal Midrash al Cantico dei Cantici, di cui in appendice è tradotto un capitolo. La metafora allude a un pentolone bollente che non si può maneggiare finché qualcuno non gli fa un paio di manici, in ebraico oznayim ‘orecchie’. Il Midrash non è il testo sacro, ma è lo strumento indispensabile perché la parola biblica sia maneggiabile; anzi, ancor più esattamente, è il modo in cui essa può venir versata nella mente e nel cuore degli ascoltatori


Martino Barazzuoli, Gli evangelici a Ferrara cento anni e oltre, Chiesa Evangelica Battista, Ferrara 2007, pp.94, s.i.p.

La pubblicazione presenta in modo sintetico la storia della presenza evangelica nella città estense: dai primordi rinascimentali (Renata di Francia), alla ripresa ottocentesca connessa alle Chiese libere sostenute da Piero Guicciardini, al consolidamento nel corso del XX sec. della Chiesa Battista e al più recente accordo con quella valdese (comunità Felonica Po). Il testo è completato da alcuni ritratti di figure di riferimento. Il lavoro di Barazzuoli riempie egregiamente una lacuna di informazione sulla storia della comunità evangelica ferrarese. Nello stesso tempo il libro fa  riflettere  sul ruolo complessivo legato  ai drammi propri della testimonianza evangelica in Italia. Si conoscevano le grandi tragedie del Cinquecento (a Ferrara fu ucciso, tra gli altri, Fanino Fanini), si ignoravano invece le vessazioni e le discriminazioni piccole e grandi vissute anche dopo la fine del dominio pontificio. Basti citare un solo episodio: nel 1879 il parroco di Poggiorenatico si rifiutò di accompagnare al cimitero un ragazzo annegato per disgrazia nel fiume Reno solo perché gli era stato trovato in tasca un Nuovo Testamento. Un anno fa ci indignammo per il rifiuto cattolico di celebrare il funerale religioso per Welby, ma, come si vede, in passato c’è stato anche di peggio. Si deve a molti se, a partire dal Novecento, la Bibbia ha cominciato a uscire dall’oblio in cui era stata scientemente collocata, ma tra i protagonisti di questa rinascita un posto d’onore va riservato alla piccola minoranza evangelica italiana.

 


 

 Lucia Bux  - Luciano Mazzoni, Parole di Saggezza. Come presi per mano. Commento ai vangeli domenicali – Anno A, prefazione  di p. A. Gentili, postfazione di F. Bedodi, il Segno dei Gabrielli, Negarine di S. Pietro in Cariano (VR), 2007, pp. 150, € 13.

Lucia e Luciano, sposi dal 2003, ricevettero, un anno dopo le nozze, l’inatteso invito a commentare i vangeli domenicali sulle pagine del settimanale diocesano di Parma Vita Nuova. Il libro nasce dalla rielaborazione di quei contributi nei quali i coniugi Mazzoni lasciarono tracce ben riconoscibili della loro vita spirituale personale. Gli autori, pur consapevoli di questioni esegetiche, ci offrono  commenti di taglio soprattutto  sapienziale, dove traspaiono le molte fonti della loro spiritualità; tra esse si evidenziano in modo particolare la vicinanza al monachesimo, sia di forma tradizionale, sia nelle versioni aperte all’orizzonte interreligioso, l’attenzione all’ebraismo e la  sensibilità estetica e artistica (i disegni e i versi di Lucia sono parte integrante del testo). La maggiore originalità dei commenti si trova, quindi, nella loro capacità di riflettere in modo trasparente le fondamentali scelte personali compiute dagli autori. Particolarmente esposta sul versante teologico biblico-ebraico è la postfazione a firma di  Flavio Bedodi «presbitero della diocesi di Parma».

 


 

 Giusi Quarenghi, Tiramore, Marsilio, Venezia 2006, pp. 108, € 11,50.

I nostri lettori conoscevano già  l’autrice  nella sua qualità di scrittrice per bambini e ragazzi (cfr. la riscrittura dei Salmi per bambini, edita da S. Paolo). Ora Quarenghi raccoglie in questo volumetto la propria produzione poetica dedicata a un pubblico adulto.  La maggior parte dei testi sono inediti, altri invece erano già pubblicati in precedenti raccolte.  «Tiramore» è una parola bergamasca che significa ragnatele. Di solito questo nome evoca qualcosa di stantio,  se non di lugubre. Occorre dimenticarci di tutto ciò e pensare piuttosto a esili, tenaci fili luminosi. Le tiramore «tessono collegamento tra punti distanti e consistono. A dire, insieme, la vertigine e l’appiglio». Per citare la poesia di apertura la forza di quel filo è di «non far resistenza e un peso / prossimo a niente. L’alba / lo trova e lo ricolma di luce / La luce non pesa».

 


 

 Luigi Rigazzi, E Dio disse…Un commento a Genesi, prefazione di Paolo De Benedetti, Silvana Piolanti Editore, Reggio Emilia, 2007, pp. 182 + VII tavole fuori testo. € 12.

L’autore, attivo esponente della redazione della rivista Qol, ricevette nel 2002 l’invito da parte di un parroco di Reggio Emilia, Ennio Anceschi – recentemente scomparso – a tenere un corso annuale sulla Genesi. Ragazzi, pur  avendo alle spalle una lunga consuetudine con gli studi biblici ed ebraici, non si era, fino ad allora, mai cimentato nel tenere un corso ampio e sistematico. Si preparò con cura per molti mesi. Dalle dispense di quel ciclo e dall’incoraggiamento e dai suggerimenti di Paolo De Benedetti e Sergio Ciardella è nato questo libro che rielabora il materiale raccolto per l’occasione. Il lavoro – si legge nella Premessa - «si rivolge in particolar modo, a chi si avvicina per la prima volta alla Bibbia e vuole iniziare un percorso di studio sistematico sul testo; avere i primi rudimenti storico-critici, scoprire la lettura della Genesi fatta dal Nuovo Testamento, dalla tradizione ebraica e dai Padri della Chiesa, essere guidato a una lettura attualizzante del testo». Lo spirito che ha guidato Rigazzi nella sua fatica è ben sintetizzato nel motto rabbinico, citato in esergo, che definisce sapiente colui che impara da tutti gli uomini, «come è detto: “Ho appreso da chiunque mi abbia insegnato”».

 


 

Sandro Lagomarsini, Lorenzo Milani maestro cristiano, Libreria Editrice Fiorentina,  Firenze 2007, pp. 124, € 8,00.

A quarant’anni dalla morte è facile parlar bene di don Milani, lo era meno farlo allora. D’altra parte, entrambe le caratteristiche ben si attagliano, non da oggi,  a essere applicate ai profeti (cfr. Mt 23,29). In tutt’altra temperie  si colloca questa raccolta di articoli di don Lagomarsini, parroco di Cassego sulle montagne dell’entroterra di La Spezia, ora edita dalla storica editrice di don Milani. Il primo contributo risale infatti a luglio 1967, l’ultimo all’aprile del 2007. Sono quarant’anni di fedeltà a un messaggio che era stato fatto proprio da don Sandro fin dall’epoca del seminario. Quel riferimento ha accompagnato la sua attività pastorale e il suo impegno civile per i contadini delle sua montagna. Restano perciò pienamente valide le  parole scritte dall’autore quattro decenni fa: «E allora, quando si parla di lui, non si scinda la sua opera di prete e di apostolo dalla sua opera di maestro civile. Egli fu apostolo essendo il maestro della scuola di Barbiana» (p. 7).

 


 

Luciano Benoni Mazzoni, La luce del cuore. Antropologia e mistagogia del Cuore di Cristo centro e orizzonte della vita cristiana, Edizioni AdP, Roma 2008, pp. 238 + 6 tavole fuori testo, € 20,00. Il libro si inscrive nelle pubblicazioni e nelle attività dell’Apostolato della preghiera. L’autore, dirigente  e consulente  in etica di impresa, è vicepresidente dell’Associazione  italiana Teilhard de Chardin. La proposta del volume è di riproporre, nell’odierno contesto secolarizzato, i misteri del Sacro Cuore, non nelle logiche separate e riduttive di una devozione a sé stante, ma in posizione di centralità rispetto alla vita cristiana.


Federico Dal Bo, La lingua malata. Linguaggio e violenza nella filosofia contemporanea, introduzione  di Alberto Cavaglion, Clueb, Bologna 2007, pp. 133, € 13,00.Come ogni altro essere vivente  anche la lingua può ammalarsi, allora essa diviene violenta e aggressiva. Il volume propone una diagnosi di alcuni aspetti del morbo che nel XX sec. ha colpito il linguaggio rendendolo mezzo atto a sfruttare le masse  e istigare alla guerra. Volume di taglio filosofico e non storico (approccio che giustifica l’esclusione di Victor Klemperer), il testo, nell’affrontare alcune figure chiave della cultura novecentesca come Walter Benjamin, Sigmund Freud, Martin Heidegger e Georg Steiner, intreccia ermeneutica, psicoanalisi e mistica del linguaggio 


Adolfo Levi, Storia della Filosofia Romana, introduzione di Laura Pasquino,Victrix, Forlì 2008, pp. 174, € 20,00. Si tratta della ripubblicazione del volume edito nel 1949 introdotto dalla nostra socia  massima  conoscitrice italiana dell’autore (cfr. Notiziario, 2,2007, p.13).


V. Baricalla (a cura di), Animali ed ecologia in una lettura del mondo al femminile, Alberto Perdisa, Bologna 2009, pp. 185,   €16,50. Il messaggio principale contenuto in questa serie di contributi da un lato è di mettere in luce le conseguenze negative legate a concezioni dualistiche o rigidamente gerarchiche della natura e, dall’altro, evidenziare la ricchezza di una accomunante visione olistica della realtà coniugata al femminile (si pensi all’espressione Terra-Madre). Vilma Baricalla, specialista di filosofia ambientale e del mondo animale, raccoglie  in questo volume, di taglio dichiaratamente interdisciplinare, ricerche di sette altri studiosi (in prevalenza donne),  incentrate su un unico interrogativo di fondo: c’è un rapporto tra il femminile, l’ecologia e il mondo animale? Dalla loro lettura si delinea una varietà di tematiche  che vanno dalla comune maternità della natura all’altrettanto comune ideale di liberazione universale.


 P. Cappelli,  Lo scisma silenzioso. Dalla casta clericale alla profezia della fede, Gabrielli Editore, S.  Pietro Cariano  (VR) 2009, pp. 259, € 15,00. «La missione dei cristiani in un mondo laico è quella di ricordare che la finalità della storia, la finalità della vita e la finalità della politica è sempre la stessa: operare per la riconciliazione». Su queste premesse, tratte dalla prefazione di Arturo Paoli, il libro di Piero Cappelli, esperto in comunicazione e massa-media, analizza le contraddizioni e i conflitti in atto da tempo all'interno della Chiesa Cattolica. Si tratta di un vero e proprio «scisma», seppur silente, perché non è dato spazio alla sana controversia e al dialogo. I dissidenti, soprattutto teologi e sacerdoti, pagano con l'emarginazione e l'esclusione. L'autore analizza i fondamenti teologici/biblici/comunicativi e i processi che sostengono questo tipo di Chiesa, e conclude indicando piste di lavoro per una nuova comunità-chiesa dove il dialogo e la profezia permettano un rinnovamento nel segno della fede, della speranza e della carità


Marco Maestro, Ballata di tempi lontani,  Edizioni la Meridiana, Molfetta (BA), 2009, pp. 126, € 12,00. L’autore è nato nel 1928. Svelare la data non è accessorio; il libro infatti è dedicato  agli anni  più duri in assoluto per gli ebrei del nostro paese: quelli che vanno dalle leggi razziali alla guerra, alle persecuzioni e alla deportazione. Dopo la notte, il testo però termina con l’alba della liberazione. Il ricordo non è solo del giovane protagonista. Gli vengono in aiuto i molti quaderni riempiti con grafie minuta dal padre, morto poco più che settantenne nel 1973. Ora il  figlio, divenuto anziano, li rilegge e li filtra in un discorso che unisce assieme le generazioni.

 


 Giusi Quarenghi, Io sono il cielo che nevica azzurro, Topipittori, Milano  2010, pp. 108, € 10,00. Chi siano stati i propri più veri maestri lo si sa solo  dopo, quando si è cresciuti e la loro presenza continua dentro di noi. Nel paese bergamasco c’era la  «Trattoria  Quarenghi» il nome lo si legge ancora, e c’era la valle con l’erba, il cielo, la roccia, l’acqua. La mamma era infaticabile nel lavoro, ma anche immancabilmente attenta, era una presenza. Anche le cose avevano la loro voce. Le maestre sono state due: la madre e la valle. Attraverso una sequenza di brevi quadri dedicati a singoli temi legati assieme dalla leggerezza della scrittura, l’autrice ci comunica in modo diretto la propria infanzia e in modo indiretto il suo presente.

 


Giusi Quarenghi, Michele Ferri, prefazione di Paolo De Benedetti Io ti domando. Storie dell’Antico Testamento, Rizzoli, Milano 2010, pp. 351, € 30.Parole e immagini – le prime di Quarenghi, le seconde di Ferri: un intreccio indissolubile per comunicare un messaggio solidale. Il testo ci fa entrare in storie immerse in un oceano impossibile da navigare per intero “ma camminare sulle sue rive è già bagnarsi nelle sue acque”. Attraverso parabole e leggende di grandi maestri ebrei, l’autrice ci introduce nell’interpretazione delle storie della Bibbia ebraica con un linguaggio rivolto ai più giovani che pone domande anche agli adulti.