SEMINARI ESTIVI 2005
GEREMIA
Presentazione
"Prima di
formarti nel grembo di tua madre ti conoscevo" (Ger 1,5): il libro del
profeta Geremia. Relatrice: Rosanna Virgili - sostituita 'in
extremis' da don Ettore Franco, biblista anticotestamentario
della Facoltà Teologica di Napoli - con interventi di Piero Stefani
e di rav. Luciano Caro
Nato a un'ora
di cammino da Gerusalemme di discendenza sacerdotale, Geremia ricevette
da giovane una improvvisa chiamata profetica che lo gettò nel
dramma della storia. Questo profeta celibe (fatto pressoché unico)
è costituito da Dio sopra popoli e regni. A lui, fin dalla sua
vocazione, fu affidato un compito indicato con quattro verbi negativi
(sradicare, demolire, distruggere e abbattere) e con due soli positivi
(edificare e piantare). Di nessun altro personaggio biblico conosciamo
tanto direttamente l'animo. Geremia appare un uomo dal cuore squarciato
dalla forza della vocazione e coinvolto fino al collo nelle vicende
che si abbatterono con violenza sul suo popolo fino a giungere proprio
ai suoi giorni alla desolazione estrema della deportazione. Per questo
la sua voce deve imparare a diventare profetica in modo sempre più
maturo rischiando e subendo la persecuzione. Egli deve a poco a poco
diventare all'altezza di una vocazione che lo incalza. Quanto ci fa
sentire particolarmente vicino il profeta è però la sua
resistenza a proferire parole di sventura: vorrebbe annunciare il bene
ed è costretto a proclamare la sventura in un modo divenuto addirittura
proverbiale (cfr. le "geremiadi"). Muovendosi nell'orizzonte della storia,
Geremia ebbe sempre a che fare con i potenti, cominciò con il
pio ma politicamente improvvido Giosia e terminò con Godolia,
il governatore di Giuda imposto dai neo-bablionesi. L'assassinio di
quest'ultimo introduce direttamente all'ultima fase della vita di Geremia
trascinato dai superstiti di Giuda verso l'Egitto. Lì la documentazione
storica cessa, al suo posto sorgono le leggende. La sua parola comunque
è restata ed è giunta fino a noi per testimoniarci come
si possa vivere e sperare anche quando l'orizzonte si fa plumbeo e minaccioso.
Libro di ampie dimensioni - cinquantadue capitoli - e ricco di profezie
a volte vertiginose (basti pensare a quella sulla "nuova alleanza"),
Geremia per essere esposto in modo sintetico ed efficace deve venir
affidato a mani esperte: le abbiamo. Rosanna Virgili - relatrice nuova
per Biblia, ma nome assai noto nell'ambito degli studi biblici - concentrerà
nei primi giorni le sue coinvolgenti spiegazioni. Al seminario ci sarà
posto anche per la familiare e sempre attesa voce di rav Caro - il quale
in gioventù tradusse proprio questo libro per l'edizione della
Bibbia ebraica curata da rav Dario Disegni. Egli ci parlerà sia
della lingua di Geremia sia delle interpretazioni ebraiche di questo
libro. In un'ultima conversazione Piero Stefani affronterà il
tema cruciale di distinguere tra le voci del vero e del falso profeta.
Programma
Lunedì 22
Arrivo a Gressoney nel pomeriggio, sistemazione e presentazione del
programma dopo cena.
Martedi 23
Due lezioni di RV; gita sui monti con colazione al sacco (per chi vuole);
un'altra lezione di RV nel pomeriggio.
Mercoledì 24
Visita nei dintorni, una lezione di RV; pranzo; due lezioni di RV.
Giovedì 25
"La lingua ebraica di Geremia" (L.Caro), e "Lettura ebraica
di Geremia" (L.Caro); gita sui monti con colazione al sacco (per
chi vuole); "Distinzione fra vero e falso profeta" (P.Stefani).
(Per il cattivo tempo, predisporre uno schema per lavori
di gruppo sulle "Confessioni di Geremia" o altro).
Cenni bibliografici.
BOGGIO, G., Geremia, Brescia, 1982.
BRIEND, J., Geremia, (Quaderni Biblici 8), Roma, 1993.
FISCHER, G., Il libro di Geremia, Roma, 1995.
LOMBARDI, L., Geremia, Baruc, Roma 1979.
MELLO A., Geremia. Commento esegetico-spirituale, Magnano, 1997.
PENNA A., Geremia, Lamentazioni, Baruch, Torino 1970.
RIDOUARD, A., Geremia, la prova della fede, Roma, 1984.
WEISER, A., Geremia, I-II, Brescia, 1987.
WESTERMANN, C., Geremia, profeta a prezzo della vita, Torino,1971.
PAOLO DI TARSO
Presentazione
Colui che mi scelse fin dal seno di mia madre mi
chiamò" (Gal 1,15): il messaggio di Paolo ai Galati e ai Filippesi.
Relatore: don Stefano Romanello, con interventi di Piero Stefani e del
pastore Giorgio Tourn
Vi sono persone amate da molti, avversate da altri,
stimate da alcuni e messe in discussione da non pochi; si tratta di
figure forti verso le quali non è dato di restare indifferenti.
In questo caso non si può evocare il dantesco "non ragioniam
di loro, ma guarda e passa". Fin dall'antichità Paolo di Tarso
è uno di questi casi. Vi è chi l'ha visto come il più
ardente e profondo annunciatore dell'evangelo e chi l'ha considerato
come origine di astruse complicazioni teologiche e di profonde incomprensioni
del messaggio biblico (cfr. per es. il tema della Legge). Nessuno ha
potuto metterlo però semplicemente in un cantuccio. Negli ultimi
decenni gli studi sull'opera e la personalità di Paolo hanno
goduto di un grande sviluppo. Molti sono stati i motivi che hanno indotto
a questo approfondimento, tra essi spicca il ripensamento relativo ai
rapporti di Paolo con gli ebraismi a lui coevi. La scoperta di un accentuato
pluralismo giudaico ha inciso non poco sulla comprensione del pensiero
paolino. Un esempio significativo è dato proprio dalle lettere
ai Galati e ai Filippesi: il semplice fatto di interpretare come rivolte
ai giudaizzanti (movimento che sosteneva che i gentili venuti alla fede
dovessero essere sottoporsi alla circoncisione) polemiche un tempo giudicate
dirette contro gli ebrei muta l'ermeneutica complessiva del pensiero
paolino. Per questa via si getta una luce nuova su decisivi problemi
come quello dei rapporti fra promessa ad Abramo e Legge di Mosè
che campeggia al centro della lettera ai Galati, o quello, abissale,
di intendere la kenosi di colui che pur essendo di natura divina si
fece obbediente fino alla morte di croce (cfr. inno inserito nella lettera
ai Filippesi).
Galati e Filippesi sono ricchi di squarci autobiografici evocati in
contesti o apologetici o polemici. L'intreccio tra vita delle comunità,
prospettive teologiche, slanci e rievocazioni personali costituisce
uno delle caratteristiche più fascinose del pensiero di Paolo,
questi tratti però sono anche bisognosi di un attenta inquadratura
storica e di un preciso discernimento spirituale e culturale. Il compito
sarà affidato a uno dei più validi biblisti della giovane
generazione, StefanoRomanello. Piero Stefani compirà alcuni interventi
di taglio più ermeneutico e teologico. Lutero chiamava la lettera
ai Galati "la mia sposa". Non poteva mancare una voce protestante. Ne
avremo una di prim'ordine: il pastore Giorgio Tourn.
Programma
Venerdi 26 - Giornata a Bose
per tutti:
"Geremia e Paolo: due ministeri di condanna e libertà",
Enzo Bianchi. Ora Media in Cappella. Pranzo. Visita guidata al
Monastero. Rientro a Gressoney (o partenza per tornare a casa per chi
partecipa solo al primo seminario), cena e presentazione del programma.
Sabato 27
1. Introduzione generale a Paolo e alle sue lettere. Struttura e origine
della lettera ai Gal (Romanello)
2. l'assemblea di Gerusalemme: Gal 2,1-10 (Stefani)
3. Giustificazione e partecipazione in Cristo in Gal 2,15-21 (Romanello)
Domenica 28
1. promessa e legge in Gal 3 (Stefani)
2. la vita nuova in Cristo Gal 5,13-6,10 (Romanello)
3. struttura e origine della lettera ai Filippesi (Romanello)
Lunedì 29
1. l'identità di Paolo tra fede in Cristo e origini giudaiche:
Fil 3,7-11 (+ Gal 1,13-17) (Romanello)
2. l'inno di Filippesi 2,6-11 (Stefani)
3. l'evangelo di Paolo in Lutero
Cenni
bibliografici
segue una
breve rassegna bibliografica per ogni singola lettera, con commentari
raggruppati in ordine "decrescente" di difficoltà (ossia:
i primi commentari citati sono scientifici, presuppongono una conoscenza
previa di qualcosa dell'esegesi e di Paolo, nonché del greco,
gli ultimi sono più accessibili). Rimane da dire che la migliore
introduzione è la lettura attenta delle 2 lettere paoline.
Galati
BUSCEMI A.M. Lettera ai Galati. Commentario esegetico Franciscan,
Jerusalem 2004; CORSANI B., Lettera ai Galati (CSANT 9), Marietti,
Genova 1990; PITTA A., Lettera ai Galati (SOC 9), Dehoniane,
Bologna 1996.
BORSE U., La lettera ai Galati (il Nuovo Testamento commentato),
Morcelliana, Brescia 2000; VANHOYE A., Lettera ai Galati (I Libri
Biblici N.T. 8), Paoline, Milano 2000.
ROMANELLO S., Lettera ai Galati (Dabar - Logos - Parola), Messaggero,
Padova 2005.
Filippesi
FABRIS R., Lettera ai Filippesi. Lettera a Filemone (SOC 11),
Dehoniane, Bologna 2000.
PENNA R., Lettera ai Filippesi. Lettera a Filemone, Città
Nuova, Roma 2002.
Un buon commento, esteso e non eccessivamente specialistico,
alle due lettere è inoltre offerto da BARBAGLIO G., in La
teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistolare, Dehoniane, Bologna
1999.
NOTIZIE UTILI
Descrizione del luogo
Anche quest'anno saremo ospitati presso la Villa Belvedere, Strada Castello
Savoia, 11025 Gressoney Saint-Jean (Aosta). Si tratta dell'antica dépendance
del Castello di Savoia, inserita nel vasto parco reale del castello,
divenuta oggi sede di vacanza dell'Istituto Leone XIII dei gesuiti di
Milano. Le camere sono tutte munite di servizi, telefono, TV, e la struttura
è dotata di sale per conferenze, bar, sala da pranzo, cappella,
campi sportivi e parcheggio. L'altitudine è di 1385 mt., e la
villa dista circa due km. dal centro del paese che si può raggiungere
anche con un trenino locale. Quanto a Gressonney Saint-Jean, situato
ai piedi del Monte Rosa, è noto per la sua bellezza naturale,
per le escursioni, per il clima e l'aria pura. La Villa Belvedere è
disposta a ospitare i partecipanti che ne facciano richiesta forse prima
e senz'altro dopo i nostri seminari.
Gite
Dato che si tratta del secondo anno in cui saremo a Gressoney abbiamo
pensato di modificare leggermente i programmi relativi alle escursioni
e alle gite. Dedicheremo ogni giorno uno spazio, al mattino o durante
una prolungata sosta per il pranzo (con cestino), per visitare monti
e dintorni e fare delle belle passeggiate.
L'unica vera e propria gita di tutta una giornata, in pullman, verrà
svolta a metà della nostra permanenza sui monti, venerdì
26 agosto, e potrà essere effettuata sia da chi partecipa a un
solo seminario sia da chi li frequenterà entrambi. Andremo a
visitare il Monastero di Bose dove il Priore Enzo Bianchi ci terrà
una conferenza di collegamento fra i nostri due seminari, dal titolo:
Geremia e Paolo, due ministeri di condanna e libertà. Prima del
pranzo chi vuole potrà poi partecipare all''Ora Media' nella
cappella di Bose insieme alla Comunità, e dopo il pranzo un monaco
ci farà visitare il Monastero. Infine qualcuno tornerà
a casa propria e gli altri torneranno o verranno alla Villa Belvedere
di Gressoney per iniziare il secondo seminario. Il prezzo di questa
gita, compreso il pranzo, sarà di 40/50 euro a testa, a seconda
del numero dei partecipanti.
Come e quando arrivare.
Il luogo scelto, come sa chi ci è già venuto, è
particolarmente bello, ma anche di difficile accesso: va conquistato
con molte ore di viaggio. Per facilitare l'impresa prevederemo un nostro
pullman che partirà dalla stazione di Milano lunedì 22
agosto alle ore 16,30, e tornerà a Milano martedì 30 agosto
alle ore 15,30 (euro 25 per ogni corsa, solo se le prenotazioni arriveranno
a 25 persone). Altrimenti, e anche per chi arriva o parte in altri giorni,
informeremo gli iscritti sugli orari principali dei treni e degli autobus
di linea da Milano e da Torino.
Per chi arriva con mezzi privati: autostrada da Torino, Genova e Milano
fino al castello di Pont Saint Martin da dove si sale nella valle di
Gressoney (valle del Lys). Al km. 26, prima di arrivare al centro del
paese, si devia a sinistra verso il Castello di Savoia dopo il quale
si trova Villa Belvedere. La distanza da Milano è di km 150;
la distanza da Torino è di km 85; il castello di Pont Saint Martin
dista km 26.
Infine chi partecipa solo al primo o al secondo seminario, ma vuole
iniziare o terminare con la giornata al Monastero di Bose, dovrà
arrivarci o ripartire per conto proprio, e riceverà le dovute
istruzioni insieme alla lettera di conferma se lo segnalerà nelle
'osservazioni' inserite nella scheda di iscrizione (diciamo subito che
le partenze e gli arrivi sono possibili dalle stazioni ferroviarie di
Ivrea o di Biella, con un autobus da o per Magnano e dieci minuti a
piedi).
Ciascun seminario inizia con la cena del primo giorno e termina con
la prima colazione dell'ultimo.
Prezzi
Quest'anno la pensione completa per ogni seminario (4 giorni) è
di 160 euro a testa in camere doppie e di 200 euro in camere singole.
L'iscrizione, non rimborsabile in caso di ritiro e valida per uno o
anche per i due seminari, è di 20 euro a testa da spedire
al più presto insieme alla scheda debitamente
compilata. A questi andrà aggiunto il prezzo della partecipazione
a ogni singolo seminario che è, come l'anno scorso, di 70 euro,
ma i soci di Biblia e i giovani sotto i 30 anni godranno come sempre
di uno sconto e pagheranno 50 euro per ciascun seminario.
Vedi anche la Relazione
di Francesca Ricaldone e l'Intervento
di Clementina Mazzucco