"GIUSTIZIA DIVINA E GIUSTIZIA UMANA"
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Giornata di studio biblico promossa da Biblia, Associazione laica di cultura biblica, e dal 
Comune di Roma 
nell’ambito del progetto 
‘Roma, città della pace’
Protomoteca del Campidoglio, domenica 27 ottobre 2002

Da tempo Biblia si era posta l’obiettivo di pensare a delle iniziative che potessero coinvolgere maggiormente persone giovani, per diffondere la conoscenza del testo biblico, e far appassionare al suo studio anche le ‘nuove’ generazioni troppo assenti agli eventi di Biblia. Avendo avuto dal direttivo l’incarico di pensare a come realizzare questo ‘progetto giovani’, ho individuato i seguenti elementi che devono caratterizzare questo tipo di proposta:

  • i possibili destinatari ‘privilegiati’ sono le persone di 20-40 anni, che ancora sono nel contesto universitario o ne sono usciti da poco oppure sono inseriti nel mondo del lavoro;
  • le modalità di realizzazione devono prevedere nessuna o pochissima spesa, scegliendo di fare iniziative di uno o due giorni con previsione della sola parte ‘culturale’ lasciando ai singoli il compito di gestirsi il resto (alloggio, pasti, ecc…);
  • le tematiche scelte devono essere attuali, il testo biblico deve poterci interrogare sui problemi d’oggi;
  • il livello culturale deve essere mantenuto nello stile di Biblia;
  • lo svolgimento deve possibilmente essere coinvolgente per i partecipanti e aperto a un immediato confronto.
È nata così la proposta, approvata dal direttivo, della giornata del 27 ottobre in collaborazione con il comune di Roma nell’ambito del progetto ‘Roma città della pace’.
È stata scelta una tematica attuale, quella della giustizia, con uno sguardo alle problematiche del contesto multiculturale nel quale viviamo, cercando nel testo biblico, con letture a più voci, piste di approfondimento e di studio.
La partecipazione è libera, non bisogna prenotarsi né iscriversi, ognuno provvederà per proprio conto al pranzo e ad eventuali pernottamenti. L’ingresso è gratuito. 
Tutti i soci sono invitati a partecipare.
Se l’iniziativa avrà successo potrà essere replicata anche in altre città.
Maria Teresa Spagnoletti


 

Ore 9,00 
 
 

Ore 9,30
 
 

Ore 11,30 
Ore 12,30
Ore 13,00 
Ore 15,00
Ore 16,00

Ore 17,00

PROGRAMMA






Saluto del Sindaco di Roma
          Presentazione dell’iniziativa, On. Franca Coen, Consigliere comunale, Roma, e dott. Agnese Cini Tassinario, Presidente di Biblia.

La giustizia e la misericordia di Dio
            Nella Bibbia Ebraica, Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma
            Nel Nuovo Testamento, Paolo Ricca, Facoltà Valdese, Roma.
           .Nel Corano e nell’Islam,

La giustizia umana tra ideale e realtà, Stefano Bittasi s.j., biblista, Roma - Alla cortesia del Relatore dobbiamo il testo dell'intervento
Dibattito
Pausa pranzo
Giustizia divina e giustizia umana tra teocrazia e società multiculturale, Stefano Levi Della Torre, pittore e saggista, Milano
Dibattito.
Testimonianze 
La magistratura e il potere politico, Stefano Racheli, magistrato, Roma
Un credente che esercita a giustizia, Maria Teresa Spagnoletti, magistrato, Roma
Giustizia e riconciliazione: l’esperienza del Sud Africa, Marcello Flores d'Arcais - Università di Siena
Giustizia e perdono, Giovanni Bachelet, Docente universitario, Roma.

Nota in calce: Per l'intervento sull'Islam il dott. Abdallah Ridwan è stato sostituito dall'imam Abdel Sattah Hassan, mentre la dott. Maria Teresa Spagnoletti, promotrice e organizzatice dell'incontro, purtroppo impossibilitata ad intervenire per motivi di salute, ha inviato un breve ma denso messaggio che è stato letto dalla dott. Agnese Cini.

VEDI L'INVITO DIRAMATO DAL COMUNE DI ROMA

R E L A Z I O N E
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Giustizia divina e umana
(Giornata di studio, Roma, 27 ottobre 2002)

Uno degli obiettivi del Sindaco di Roma Walter Veltroni è quello di rendere la città un crocevia internazionale di scambi culturali e politici, e il ciclo di incontri Roma città della pace condotto con successo dalla Consigliera Delegata alle Politiche della Multietnicità Franca Eckert Coen, ben si inserisce in questo discorso. All’interno del ciclo sono stati trattati temi come il giornalismo dopo l’11 settembre, l’immigrazione e l’integrazione degli stranieri, l’empowerment delle donne e il tema della giustizia proposto da Biblia. O meglio, il legame esistente tra la giustizia divina e la giustizia umana. 
All’incontro sono stati chiamati autorevoli rappresentanti delle religioni monoteiste e, nella seconda parte importanti giuristi e studiosi del diritto. 
In che modo le religioni monoteiste interpretano il concetto di giustizia? 
Introducendo i lavori della mattinata Marco Politi, vaticanista de La Repubblica, ha esordito dicendo: "non è stabilito che Dio è giusto. In alcune mitologie egli mette a dura prova l’uomo, spesso utilizzandolo per i suoi scopi. Ne consegue che una giustizia umana sia quantomeno teorizzabile mentre una giustizia divina non possiamo immediatamente riconoscerla. Si guardi, per fare un esempio banale, alle ingiustizie del mondo: perché Dio le permette?"
E per quanto riguarda l’ebraismo? Nella religione di Abramo esiste un senso della giustizia? Intervenendo il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni dice di voler chiarire una grave mistificazione che ha perseguitato per secoli il popolo ebraico, ritenuto il popolo della giustizia, della dura legge, messo in contrapposizione al cattolicesimo, religione dell’amore. Rav Di Segni ha aggiunto che questa falsa teoria è stata una grave causa di antisemitismo. In realtà la giustizia nell’ebraismo è regolata da un concetto: la pena deve essere commisurata al genere di reato che viene commesso. È questo un aspetto fondamentale della giustizia nel popolo ebraico. 
Paolo Ricca, pastore valdese, ha detto che è oscuro dove finisca la giustizia e dove inizi la misericordia, sebbene, come ha aggiunto l’imam supplente del Centro islamico di Roma, Abdel Fattah, nel Corano è scritto che "Dio applica prima la misericordia e poi la giustizia"
Molto probabilmente la via da percorrere è la ricerca dell’equilibrio tra misericordia, giustizia e consapevolezza dei limiti e delle contaminazioni reciproche di questi concetti. Padre Stefano Bittasi, docente alla Pontificia Facoltà Teologica di Napoli, chiudendo i lavoro della mattina ha detto che "l’umanità è continuamente in bilico tra realtà e aspirazione alla giustizia. È un dovere dell’uomo quello di coltivare la virtù della giustizia, ma anche di rendersi conto di trovarsi di fronte ad un’utopia parlando di giustizia assoluta".
In una società multiculturale, il rapporto tra giustizia divina e umana si pone però in termini diversi, deve trovare un fondamento etico nella legge come nel suo esercizio: e questo è stato l’ambito della discussione pomeridiana coordinata dal saggista Stefano Levi Della Torre. Il magistrato Stefano Racheli ha illustrato il rapporto tra magistratura e potere politico, mentre Marcello Flores d’Arcais dell’Università di Siena ha illustrato l’esperienza di riconciliazione della Repubblica sudafricana. Le conclusioni della giornata sono state affidate a Giovanni Bachelet dell’Università la Sapienza di Roma, che ha ricordato come perdono e giustizia siano due modi diversi di amare il prossimo e costruire la pace.

È stata una giornata fitta di interventi, aperta al dibattito e alla riflessione. Un vero contributo alla pace nel nome della giustizia.

Tiziana Ficacci

(Ufficio Stampa delle Politiche della Multietnicità, Comune di Roma)



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