BIBBIA E SCIENZA:
UN
CONFRONTO SECOLARE
Teatro
della Rosa, Pontremoli, 20-22 aprile 2007
Convegno organizzato con il Patrocinio e
collaborazione del Comune di Pontremoli, della Provincia di Massa e della
Regione Toscana.
(Giovedì 19 aprile
Sistemazione
negli alberghi ed eventuale visita guidata alla città, Cena.
Venerdì 20 aprile
Al mattino, una
visita guidata, a scelta: la città di Pontremoli, a piedi;
oppure un giro
nella Lunigiana in autobus. - Pranzo
libero.)
Venerdì
20 aprile
15,00 Saluto delle autorità.
15,30 Caratteristiche, portata e
limiti del linguaggio biblico, Amos
Luzzatto.
16,15 Caratteristiche, portata e
limiti del linguaggio scientifico, Giulio
Giorello.
17,00 Pausa.
17,30 Dibattito.
18,30 Assemblea dei Soci di Biblia presso il Golf Hotel, con intervallo
per la cena.
Tempo
libero e cena presso i rispettivi alberghi per coloro che non sono soci di
Biblia.
Sabato 21 aprile
9,00 Libro della natura e libro della Scrittura:
il caso Galilei, Pietro Redondi.
9,45 Origine e sviluppo della vita: il caso
Darwin, Alberto Piazza.
10,30 Pausa.
11,00 Evoluzione casuale o “disegno
intelligente”?, Giuliano pancaldi
11,45 Dibattito.
13,00 Pranzo
nei rispettivi alberghi.
15,30 Visioni scientifiche sull’origine dell’
universo, Margherita Hack.
16,15 Origine scientifica dell’universo:
sfida per un credente, mons.
Gianfranco
Basti.
17,00 Variazioni sul “Bereshit”, Paolo
De Benedetti.
17,30 Dibattito.
18,15
Partenza per il Castello di Pontremoli,
visita al Museo delle
statue-stele,
buffet e concerto offerti
dal Comune.
Domenica 22 aprile
9,30 La rinascita del fondamentalismo
antiscientifico,
Pietro Greco .
10,15 Come
leggere oggi le cosmologie
bibliche? Gian Luigi Prato.
11,00 Dibattito e conclusione.
Moderatore: Piero Stefani.
Convegno autorizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione. Si
rilasciano regolari attestati di frequenza.
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NOTIZIE UTILI
Descrizione del luogo.
«Principale centro dell’alta Lunigiana, a economia commerciale e
industriale (cementi, laterizi), raccoglie il nucleo storico nel cuneo di confluenza
del torrente Verde con la Magra. Tappa fondamentale lungo la Via Francigena, ha
la conformazione molto allungata caratteristica dei centri sviluppatisi con
preminenti funzioni di controllo del traffico (‘unica chiave e porta’ tra il
nord e il centro della penisola la definì con efficacia Federico II nel 1247),
secondo un disegno di matrice medievale che sfruttava la potenzialità difensiva
naturale dei corsi d’acqua. Lungo la ‘carraia burgi’, che fa da asse al
compatto abitato, si allineano i ‘bei palazzi’ e le ‘comode case’ della
borghesia mercantile lodati da un cronista del ’700. Il rinnovamento edilizio e
la fioritura culturale tra Sei e Settecento, in concomitanza con la crescita
economica seguita all’ingresso di Pontremoli nel Granducato di Toscana, conferì
infatti alla cittadina il tono signorile che ancora oggi la caratterizza.
Pontremoli è, con Mulazzo, il principale luogo d’origine dei librai ambulanti,
sparsi in tutta Italia: una tradizione che continua nel premio letterario
‘Bancarella’, assegnato ogni agosto al libro più venduto e meritevole di
segnalazione.» (da L’Italia. Toscana,
TCI, La Biblioteca di Repubblica 8, p. 135).
Oltre alla bellezza della città e dei dintorni, altre valide
ragioni per la scelta del luogo, sono la grande cortesia e ospitalità degli
abitanti, la bontà dei tipici piatti locali (famosi i ‘testaroli’ e funghi,
castagne e miele), ma soprattutto il fatto che il Sindaco della città, On.
Enrico Ferri, è un membro del Comitato Promotore di Biblia e fu presente al battesimo
la nostra Associazione nel Salone dei Dugento di Palazzo Vecchio a Firenze, nel
lontano ottobre del 1985.
Sede del convegno e alberghi.
Il convegno avrà luogo nel settecentesco Teatro della Rosa, oggi
finemente restaurato, situato in piazza del Teatro. Quanto agli alberghi, ce ne
sono tre a Pontremoli, tutti a tre stelle: il grande Golf Hotel, leggermente
fuori città, che ospiterà i Soci di Biblia in quanto vi si terrà l’Assemblea
dei Soci venerdì pomeriggio; lo storico Hotel Napoleon, nel centro di Pontremoli;
la nuovissima e bella Ca’ del Moro, anch’essa fuori città, ma più cara. Avremo dei minibus per muoverci da un posto
all’altro, gentilmente messi a disposizione dal Comune. Vi preghiamo di non
segnalare quale albergo desiderate, ma eventualmente soltanto con chi vorreste
alloggiare: l’assegnazione degli alberghi sarà compito esclusivo della
segreteria.
Visite alla città e ai dintorni.
Chi desidera
approfittare dell’occasione per visitare i luoghi che ci ospiteranno, potrà
arrivare giovedì 19 nel primo pomeriggio. Infatti la prima visita guidata,
gratuita, a Pontremoli, verrà effettuata giovedì alle ore 16. Al mattino di
venerdì, ci sarà la possibilità di scegliere fra la visita a piedi a Pontremoli
(gratuita), e un giro in autobus attraverso la Lunigiana (€ 20). Il nome
‘Lunigiana’ deriva dal borgo Luni, sito archeologico che si trova in Liguria.
Oggi il termine, che nel medioevo si applicava a un territorio più vasto, si
applica soltanto alla valle appenninica del Magra e del suo affluente Vara. La
valle fu sempre un asse di transito tra la costa tirrenica e la Padania: lo
ricordano i castelli dei Malaspina,
opportunamente posti sui luoghi atti a imporre pedaggi e dazi. I
castelli che vi si possono ammirare sono ben centosessanta, ben conservati o semplici
ruderi; ogni paese, anche il più piccolo, ha il suo. Infatti i Malaspina,
signori del luogo, riconoscevano il diritto successorio non solo al
primogenito, ma a tutti i figli, così il feudo venne diviso in tanti altri
piccoli feudi, ognuno col suo castello. Esteso dal nord al sud, circondato da
monti (Alpi Apuane, Appennino Tosco-Emiliano, Monti Liguri) e attraversato dal
Magra, il territorio offre ambienti naturalistici, di rara e struggente
bellezza, completamente diversificati fra loro. Gli abitanti hanno saputo
conservare nei secoli questo prezioso patrimonio e sono molto ospitali,
caratteristica che rende ancora più piacevole la visita agli antichi borghi, ai
castelli, alle pievi e alle opere d’arte che contraddistinguono questa terra.
Costo e iscrizione.
Mezza pensione: € 45 al giorno in camera doppia, € 60 al giorno in singola, €
Le indicazioni su come arrivare a Pontremoli e agli alberghi saranno spedite, insieme alla lettera di accettazione della domanda di iscrizione, a tutti i partecipanti.
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RELAZIONE
Pubblichiamo due articoli di RENATO BRUSCHI: il primo uscito su Toscana Oggi e il secondo inviato all’Agenzia di stampa SIR
Bibbia, scienza e natura. Attorno a queste tre parole e alla storia di cui sono depositarie, si è svolto da venerdì a domenica scorsa a Pontremoli, in Lunigiana, l’annuale convegno dell’Associazione Biblia. Dieci i relatori invitati, nomi prestigiosi nel campo della ricerca biblica, filosofica, scientifica e delle scienze della comunicazione: Amos Luzzato, Giulio Giorello, Pietro Redondi, Alberto Piazza, Giuliano Pancaldi, Steno Ferluga, Gianfranco Basti, Paolo de Benedetti, Pietro Greco e Gian Luigi Prato. Moderatore degli incontri è stato il biblista Piero Stefani. Affrontare un tema così complesso, Bibbia e scienza: un confronto secolare non equivale né a discutere sul rapporto tra fede e scienza, né a stabilire un confronto tra creazione e natura. È diffusa nell’opinione pubblica la percezione che nel mondo occidentale sia in corso un conflitto tra la fede, stando alla quale il mondo dipende da un atto creativo di Dio, e la scienza che indaga la natura come una realtà autonoma. Ebbene nel convegno di Pontremoli è emerso che tra Bibbia e scienza ci sono più legami di quanto si possa immaginare. Altra questione dibattuta è stato il rapporto tra creazionismo, evoluzione darwiniana e disegno intelligente (intelligent design). Mons. Basti della Pontificia Università Lateranense ha illustrato come la scienza, e in particolare la divulgazione scientifica, per sua scelta metodologica, non sia in grado di dare risposte ‘ultime’, sia per profondità che per definitività, mentre il filosofo Giulio Giorello (Università Statale di Milano), ha riassunto ‘limiti e grandezze’ del sapere scientifico. Le relazione di Amos Luzzato, ha inteso invece rilevare nel testo biblico ‘casi limite’ che l’interpretazione ebraica indaga con metodologia scientifica, o quanto meno, molto simile a quella delle scienze esatte. Pietro Redondi, dell’Università Bicocca di Milano, ha invece sintetizzato il ‘caso Galileo’ con riferimento al peso avuto dall’ermeneutica biblica nelle letture scientifiche del mondo della natura. A Giuliano Pancaldi, dell’Università di Bologna, il difficile impegno di presentare Darwin e la nozione di ‘disegno intelligente’ in natura e di confrontala con le attuali riedizioni, mentre Steno Ferluga dell’Ateneo di Trieste ha relazionato sulle ultime scoperte intorno all’origine dell’universo e alla sua evoluzione. Infine, il professor Paolo De Benedetti, della facoltà teologica dell’Italia settentrionale, ha riletto i primi capitoli della Genesi rifacendosi ai commentari ebraici, mentre Gian Luigi Prato ha proposto alcune interpretazioni delle cosmologie bibliche.
Toscana Oggi. n. 16, 2007
Intervista a Piero Stefani e ad Agnese Cini
Professor Stefani, ma sono così inconciliabili scienza e Bibbia?
Il titolo del convegno Bibbia e scienza: un confronto secolare traccia il quadro entro cui si è mosso il nostro incontro. Affrontare il tema Bibbia, natura e scienza, non equivale né a discutere sul rapporto tra fede e scienza, né a stabilire un confronto tra creazione e natura. È diffusa nell’opinione pubblica, ma non solo, la percezione che nel mondo occidentale sia in corso un conflitto tra la fede, stando alla quale il mondo dipende da un atto creativo di Dio e la scienza che indaga la natura come una realtà autonoma. Ebbene in questi tre giorni è emerso invece che tra Bibbia e scienza ci sono più legami di quanto si possa immaginare; molte matrici bibliche della civiltà occidentale sono infatti alla base dell’elaborazione di linguaggi scientifici. Tuttavia occorre tenere divisi i piani. Il caso Galileo, come hanno mostrato alcuni relatori, rimane esemplare: con l’immagine dei due libri della natura e della Scrittura, si pone una distinzione di campo indispensabile per un corretto approccio al problema.
Nel convegno si è parlato anche di evoluzionismo e di creazionismo?
Sono temi che solo di riflesso scavano nel testo biblico. Il creazionismo è una questione eminentemente teologica. Nel convegno si è parlato di evoluzione casuale e di disegno intelligente (intelligent design) non tanto con la pretesa di risolvere il problema, quanto di fare il punto sulla situazione. Si è parlato anche di Darwin, Galileo, di origine dell’universo, e di cosmologie e di fondamentalismo. È pacifico che la scienza si muove su un piano epistemologico diverso dalla teologia e che le scienze fisiche, che pur continuano a parlare in lingua matematica, sono diventate meno sicure dei caratteri con cui è scritto il libro della natura. Tuttavia è innegabile che la scienza in generale, nonostante presenti limiti intrinseci, rimane il modello migliore per spiegare i fenomeni della natura. Le pretese della scienza sono tutte qui. Come affermava il matematico De Finetti «La scienza, intesa come scopritrice di verità assolute, rimane dunque e naturalmente disoccupata per mancanza di verità assolute. Ma questo non porta a distruggere la scienza, porta soltanto ad una diversa concezione di essa».
La Bibbia sta riscuotendo un nuovo interesse anche tra i non credenti o coloro che si dedicano a studi scientifici?
Si, è vero anche se la Bibbia rimane un libro difficile, complesso, è capace di parlare ad un pubblico variegato di lettori. È in assoluto il libro più stampato e meno letto, almeno in forma continua e sistematica. Le incursioni degli scienziati nel mondo biblico e dello spirito di ricerca storico-filologica hanno scompaginato antiche pseudocertezze sostituendole con ipotesi, ben consapevoli di non essere definitore. Ciò ha avuto nel corso della storia un effetto benefico. Quindi il nostro convegno ha voluto mettere l’accento su questioni urgenti nel dibattito culturale europeo e occidentale. Sulla stessa linea anche il prossimo, che cercherà di riandare alle radici della storica separazione tra ebrei e cristiani.
L’associazione Biblia, nata nel 1984 e di cui è presidente Agnese Cini Tassinario si propone di colmare un vuoto culturale, dovuto in Italia a molteplici ragioni che non hanno favorito la lettura della Bibbia. La sua attività, che si esplica in convegni, giornate di studio, seminari, corsi di lingue antiche, è rivolta a stimolare e promuovere la conoscenza della Bibbia, al di là dalle personali opzioni religiose e non. La Bibbia è infatti una componente essenziale di tutte le culture dell'occidente, sia sul piano letterario e artistico, sia su quello simbolico, sia su quello linguistico. «La nostra associazione – ha detto la Tassinario - è laica nel senso che non esiste una prospettiva ermeneutica dominante nella lettura del testo biblico, ogni approccio trova spazio e accoglienza. La laicità sta soprattutto nel confronto e nel dibattito, le rispetto reciproco. Ebrei, cristiani, e non credenti, pur con notevoli differenze, guardano a questo testo come ad un codice comune della cultura occidentale».
Agenzia SIR