CORSI DI EBRAICO BIBLICO

Isola di San Servolo, Venezia, 30 dicembre 2005-5 gennaio 2006

PROGRAMMA

"Dalla forca alle frittelle: la storia di Ester e le sue conseguenze". Maestri: Nicoletta Menini e Paolo De Benedetti.

Quest'anno nell'isola di San Servolo leggeremo una storia biblica molto singolare: il libro di Ester. Singolare perché è l'unica storia a lieto fine di una progettata Shoà; perché in tutto il libro non compare il nome di Dio; perché la vittoria sull'Eichman di turno è opera di una donna; perché per celebrare questo miracolo e per ringraziare il Dio nascosto (nascosto nel nome stesso di Ester) non si è trovato di meglio che mangiare certi dolci dai molteplici nomi: orecchie di Amman, chiacchiere, cenci, bugie. Proprio l'assenza di Dio, che a un lettore superficiale potrebbe far pensare a una secondarietà del libro rispetto a tanti altri, è ciò che maggiormente lo avvicina alla nostra esperienza religiosa. Esperienza in cui - se è permesso un bisticcio - abbiamo a che fare con il Dio mistatter, cioè che si nasconde. Ma questo libro è interessante anche per un'altra ragione: per la sua ambientazione in una diaspora che, progressivamente, diventerà sempre più la vera patria ebraica, la condizione ebraica che Stefano Levi Della Torre definisce come "essere fuori luogo". La festa di Purim, che ricorda gli eventi narrati nel libro, è perciò la festa diasporica per eccellenza: quasi un segno che Dio, sebbene abiti a Gerusalemme, non allontana il suo sguardo dal galut (almeno qualche volta…).
E noi ci auguriamo che la lettura fatta dai partecipanti ai due corsi veneziani (uno per principianti e uno per avanzati) non solo ci aiuti a imparare o ad approfondire l'ebraico, ma anche a riconoscere Dio nelle lettere dell'alfabeto dove Egli ama nascondersi. Ma noi, con l'aiuto della grammatica, lo troveremo!

Paolo De Benedetti


Note Informative

Torniamo a Venezia, per la gioia di tutti coloro che si lasciano suggestionare dalla bellezza di questa città e ne sanno gustare il fascino anche nelle nebbie invernali. Come l'anno scorso saremo ospitati nella bella e silenziosa Isola di San Servolo nel cuore del bacino di San Marco. Vi ha sede l'Università per gli stranieri, vuota di studenti nel periodo in cui vi abiteremo noi. Vi si accede con il vaporetto linea 20 che parte dalla riva degli Schiavoni e i cui orari saranno mandati direttamente agli iscritti.
Ai principianti, che avranno come maestra la nostra carissima Nicoletta Menini (che nel frattempo si è sposata: auguri!), raccomandiamo di imparare almeno l'alfabeto prima di arrivare al corso, di studiare il materiale che invieremo loro e di leggere libro di Ester in italiano: infatti essi affronteranno la lettura e la traduzione di alcuni brani del libro. Quanto agli avanzati che saranno guidati, come sempre, da Paolo De Benedetti, sanno già che è cosa buona cercare di leggere in ebraico il libro di Ester per intero (escluso le parti scritte in greco) in modo da essere pronti a seguire la lettura, la traduzione e le divagazioni esegetiche e letterarie della nostra jeshivà italiana.
Come d'abitudine avremo anche due 'visiting professors': la coppia Luzzatto. Amos presenterà l'uso liturgico di Ester, Laura ci parlerà della festa di Purim e dei suoi rapporti col carnevale (maschere, cibi, teatro).
Oltre a leggere una sera Il processo di Shamgorod di Elie Wiesel, ci sarà la consueta festa con tombola di fine anno (con i numeri letti in ebraico) e una uscita in città lunedì 2 gennaio al mattino, per una visita guidata alla chiesa di San Sebastiano con scene della vita di Ester, la vicina chiesetta di San Niccolò dei Mendicoli e la Galleria dell'Accademia.

PREZZI E ISCRIZIONE

Come avviene per tutto il nostro vivere quotidiano, anche i prezzi del soggiorno e della partecipazione al corso sono purtroppo aumentati; abbiamo però cercato di ridurre al minimo questa lievitazione. La camera doppia costa 80 € al giorno (40 a testa), mentre la singola costa 55 € al giorno. Si potrà accedere alla mensa universitaria dell'isola dai costi molto limitati: per la prima colazione (3,5 €), per il pranzo e la cena (7 € a pasto). La partecipazione all'intero corso è di 100 € per i soci di Biblia e per i giovani sotto i 35 anni, e di 120 € per gli altri: un anticipo di 20 € a testa, non rimborsabile, va inviato insieme alla scheda d'iscrizione al più presto. Quanto alla gita prevista per il 2 mattina, ciascuno pagherà direttamente il vaporetto e gli ingressi. Si arriva la sera del 30 dicembre entro le ore 19, e si riparte il 5 gennaio alle ore 12: la fatica dello studio e il prezzo da pagare non saranno niente in confronto con la gioia di aver imparato dal nulla o di aver approfondito "la lingua degli angeli", o come dice una tradizione ebraica, la lingua stessa di Dio (quanto meno quella con cui gli agiografi ci hanno trasmesso il Tanak…).


RELAZIONE

 

«Ogni mio desiderio è davanti a Te, Signore» (Sal 38,10)

Corso di ebraico biblico, Venezia, 30 dicembre 2005 – 5 gennaio 2006

 

Come esprimere l'esperienza vissuta nel corso di ebraico biblico dal 30 dicembre al 5 gennaio 2006? Una ‘suora di clausura che partecipa ad un corso di sei giorni a Venezia è già un piccolo ‘rovesciamento delle sorti' avvenuto all'interno di un più grande Rovesciamento che è quello che abbiamo contemplato nel libro di Ester.

E' davvero difficile far diventare ‘parola’ la gioia e la gratitudine che sento dentro: il desiderio che ho posto davanti a Dio e agli uomini di poter conoscere il Testo Sacro attraverso la lingua e la spiritualità ebraica è divenuto ‘evento storico’ grazie a quei giorni a S. Servolo. La simpatia e la ricchezza umana e spirituale dei partecipanti, la bravura, la pazienza e la genialità degli insegnanti e degli organizzatori, il clima autentico di ascolto e di apertura all' ‘altro’, l'amore per il popolo ebraico, la passione per la Parola di Dio che dava spessore e senso alla nostra ricerca e al nostro stare insieme hanno raggiunto e alimentato la mia sete del Mistero.

Ho potuto dire: «Ecco ciò che cercavo», ho lasciato che tutto di me partecipasse al dono che stavo ricevendo, ho aperto il cuore alla gratitudine e all'incontro di volti nuovi, ormai amici... sono tornata al Monastero con tanta più sete e tanto più desiderio di  «non lasciar cadere nessuna delle sue parole», ora ancor più vicine e qualcuna conosciuta anche nelle sue ‘lettere sacre’ originarie!

Ringrazio la mia comunità per avermi concesso questo piccolo miracolo e Biblia perché offre un’opportunità così preziosa e qualificata a chi non si accontenta di conoscere la Parola "per sentito dire"...custodisco nel cuore una ‘perla’ regalatami dalla regina Ester, un desiderio che vuole farsi carne nella mia preghiera quotidiana: che ogni uomo possa far esperienza di quel ‘rovesciamento interiore delle sorti’ che è il passaggio quotidiano dalla disperazione alla speranza e che è il vero miracolo che Dio può compiere nell'esistenza umana.

 sr. Maria Bernadette.