R E L AZ
I O N E S U L SE M I N A R I O
L’albergo Balletti Park Hotel di San Martino al Cimino, piccola città
medievale dominata da una splendida Abbazia, ha accolto i duecento partecipanti
al seminario. La sera dell’arrivo la conversazione d’accoglienza su “Viterbo
e la sua storia” tenuta dal prof. Babini, giornalista ed esperto di storia
locale, ha dato modo di capire l’importanza di questa piccola città
nel percorso medievale soprattutto per i legami con lo stato pontificio.
Ricca di monumenti di epoca medievale, circondata da mura e inserita nella
splendida cornice dei
Monti Cimini, è veramente un gioiello.
Le conversazioni sul tema del seminario sono state iniziate dal prof.
Lucio Troiani dell’Università di Pavia: “Dall’impero persiano all’impero
di Alessandro”. Il professore ha precisato come con l’avvento dell’ellenismo
si comprende che il giudaismo mai designò un’etnia, ma un’appartenenza
all’unità delle origini e tradizioni native che coincidono con le
leggi di Mosè.
Il breve excursus storico esposto dalla biblista Maria Brutti “Il popolo
giudaico dal ritorno da Babilonia ai Maccabei” ha messo in evidenza il
susseguirsi degli avvenimenti storici avvenuti dopo la morte di Alessandro
Magno, con particolare riguardo alle guerre “siriane” tra i Tolomei e i
Seleucidi. Si comprende come il susseguirsi di guerre tra i vari contendenti
e l’alternarsi delle dominazioni era in relazione all’importanza strategica
per il territorio della Siria e della Fenicia in quanto chi voleva invadere
l’Egitto doveva passare per le coste della Palestina e i porti erano vitali
per i contendenti. Un altro elemento decisivo sul conflitto fu il carattere
militare dei regni ellenistici che, per la loro sopravvivenza, avevano
bisogno dell’appoggio degli eserciti e, quindi, anche delle guerre. La
gloria della vittoria e i bottini di guerra erano elementi importanti per
preservare la lealtà degli eserciti ai loro comandanti in capo.
Le IV e V guerre siriache furono un susseguirsi di scontri. Alla fine della
IV guerra siriaca, dopo ripetute scorrerie da parte delle truppe tolemaiche
in territorio seleucide, si giunse a un accordo di pace tra i regni
tolemaico e seleucide, e quindi Tolomeo tornò in Egitto. Ma il controllo
della Siria e della Fenicianon terminò con la vittoria di Tolomeo.
Gli scontri continuarono (VI guerra siriaca) fino a che Antioco III conquistò
la sovranità della Siria e della Fenicia. Il dominio seleucide durerà
fino alla rivolta maccabaica.
Il prof. Gianluigi Prato, biblista, ha trattato il tema “Gli ebrei
e l’ebraismo nell’ottica storiografica greca”. Elemento essenziale del
confronto era rendersi conto di come gli ebrei erano entrati nell’ottica
della storiografia greca più antica. Le testimonianze esaminate,
pur condensate, sono state sufficienti a inquadrare gli altri confronti
religiosi e culturali da cui emergono immagini molteplici degli ebrei in
quel periodo.
Il prof. Aldo Magris (Università di Trieste) ha tracciato invece
un ampio panorama della filosofia greca come venne a contatto col mondo
ebraico in epoca ellenistica (IV sec. A.C. – II sec. D.C.). Oltre a presentare
le diverse scuole filosofiche, la loro ubicazione e il sistema didattico,
il professore ha esposto le varie dottrine in sede di etica, fisica e logica
con particolare
attenzione agli aspetti che possono interessare il biblista. In maniera
rilevante sono stati trattati due temi: a) la discussione sul rapporto
fra destino e libero arbitrio; b) la posizione delle scuole verso i culti
religiosi del tempo e le loro concezioni sulla natura della divinità.
Il prof. Gabriele Boccaccini, dell’Università del Michigan,
ha fornito una serie di suggerimenti per la discussione sugli sviluppi
del pensiero giudaico in epoca tolemaica. La complessa relazione ha suscitato
numerosi interventi da parte dei partecipanti dato i tanti temi accennati.
La notevole preparazione culturale dell’oratore ha permesso di inquadrare
in modo comprensibile a tutti i problemi legati agli argomenti presentati.
Ha fatto seguito la conferenza del prof. Luca Mazzinghi (Facoltà
Teologica dell’Italia Centrale) che ha invece trattato gli sviluppi del
pensiero ebraico in epoca seleucide (Siracide, Daniele, Maccabei). L’ultima
conversazione della giornata è stata tenuta dal prof. Mario Cimosa,
dell’Università Pontificia Salesiana, che ha parlato della versione
dei LXX e delle altre versioni greche della Bibbia. Un lungo elenco che
parte dal III sec. A.C. con la leggenda
attribuita ai settanta scribi traduttori. Attraverso tutte le interpretazioni
e le revisioni giudaiche delle traduzioni greche e altre varie scoperte
come il Qumran si è avuto un quadro sintetico di quanto questo testo
abbia subito modifiche e interpretazioni nel corso dei secoli e quanto
sia ancora oggetto di studio e di dibattiti.
La prof. Francesca Calabi (Università di Ferrara) ha intrattenuto
l’uditorio sulla figura di Filone (30 a.C.-40 d.C.) e sulla sua interpretazione
della Bibbia, inserendo il suo discorso in un doppio piano di riferimenti:
la tradizione ebraica, nella quale egli si riconosce pienamente, e la teorizzazione
filosofica greca, cui egli attribuisce grande dignità intellettuale
e una saggezza assimilabile a quella mosaica.
Ha chiuso il convegno il prof. Paolo De Benedetti con la relazione
“Benedetto tu, o Signore, che fai rivivere i morti”. Naturalmente sia il
tema, sia gli spunti dati nella breve relazione hanno fatto scaturire molti
interventi su alcuni testi biblici sulla morte, alcune posizioni ebraiche
sul morire ed essere morti e alcune posizioni cristiane di oggi. Ma soprattutto
sull’immortalità, risurrezione e Dio dopo la Shoà.
L’ottima organizzazione del seminario ha dato l’opportunità
ad alcuni spazi che hanno allegerito le fatiche dei relatori e dei partecipanti.
La visita dell’abbazia di San Martino al Cimino, le visite alla città
di Viterbo, Caprarola e Villa Lante della Rovere, lo spettacolo al Teatro
dell’Unione di Viterbo sono stati momenti di relax molto apprezzati. Particolarmente
interessante la presentazione della “Scuola di Atene” di Raffaello (con
diapositive) egregiamente illustrato dalla dott. Laura Novati, moderatrice
del seminario.
Anna Maria Ghinozzi
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