UN LIBRO SULLA BIBBIA PER LA SCUOLA:

«Il mondo si regge sul respiro degli scolari.» Con queste parole degli antichi rabbini, emozionanti e impegnative nella loro ellittica leggerezza, Paolo De Benedetti chiudeva, proprio dieci anni fa, la prefazione a Bibbia il libro assente (a cura del Comitato Bibbia Cultura Scuola, Marietti Scuola, Casale Monferrato 1993).
La pubblicazione di quel volume, in cui era confluita una grande ricchezza di spunti e contributi, mirava a richiamare l'attenzione sulla storica carenza di cultura biblica in Italia e inaugurava una fase dell'attività di Biblia caratterizzata dal progressivo intensificarsi dei corsi di aggiornamento per docenti e da una varietà di interventi sul piano della formazione culturale e didattica. Un percorso approdato nel maggio 2001 alla stesura di un Protocollo di intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione [ora Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n.d.r.] per la diffusione della Bibbia nella scuola.
Mentre quest'ultima importante tappa rimane finora malinconicamente priva di sviluppi, un testo per il triennio delle superiori prova oggi a rispondere all'appello, avventurandosi in un terreno d'indagine cruciale, benché assai poco esplorato e arrischiando in via sperimentale alcune concrete formulazioni.
Spesso è accaduto, anche nel recente passato, che esigenze reali del mondo della scuola trovassero un'embrionale espressione in progetti editoriali e che ciò aprisse la strada ad una maggiore assunzione di responsabilità degli organismi ufficiali. È l'augurio che accompagna la prossima uscita presso Bruno Mondadori (primavera 2003) di una libro di Piero Stefani, La radice biblica . La Bibbia e i suoi influssi sulla cultura occidentale.
Oltre che per l'autore, fin dal titolo questo libro dichiara il suo debito nei confronti dell'esperienza di Biblia e la sua esplicita continuità con le attese e le intenzioni che avevano animato il dibattito agli esordi degli anni Novanta. Suo obiettivo non è dunque l'introduzione - accanto alle altre- di una nuova materia, per di più anomala e di serie B (mica ti bocciano), quanto di uno sguardo che, certo per campionature, prospetti una più adeguata comprensione della civiltà a cui apparteniamo.
La Bibbia è uno dei pilastri sui quali si è fondato e costruito l'Occidente; ha avuto una incidenza vastissima sulle fedi, i comportamenti, le mentalità e le forme di pensiero. Entrare in contatto con i suoi modi di abitare il mondo e di esserne abitata; con le sue concezioni riguardo a temi e interrogativi decisivi come con le molteplici elaborazioni che ne sono derivate, significa prendere familiarità con noi stessi e le nostre radici.
Un primo elemento qualificante della proposta va allora rintracciato nella sua natura multidisciplinare, che prevede la collaborazione fra docenti di materie diverse (letteratura, arte, filosofia, storia, religione) e consente itinerari di notevole interesse e suggestione.
Ad una parte iniziale che spiega che cosa sia la Bibbia, ne segue una seconda più imponente, suddivisa in sei capitoli corrispondenti ad altrettanti temi (creazione, liberazione,memoria e testimonianza, l'incontro con l'altro, la ricerca della verità, i poveri e gli umili). In ogni capitolo una sintetica esposizione dei termini in cui la Bibbia ne tratta è corredata da una breve sezione antologica di passi della Scrittura commentati e da una più estesa serie di esemplificazioni legate alla ‘storia degli effetti’, con cenni bibliografici e suggerimenti per ulteriori approfondimenti.
Due sono i criteri che hanno orientato la scelta: offrire materiali effettivamente utilizzabili all'interno del curriculum e fornire un saggio, ancorché parzialissimo, della gamma e ampiezza degli influssi.
Horkheimer diceva che la stupidità è una cicatrice, in altri termini crescere è un processo delicato. Anche respirare è un processo ( ruach ), che può essere ostacolato o favorito. Rendere partecipi dei modi in cui si è costituita la nostra memoria collettiva, insegnare a riconoscere i lineamenti di un patrimonio che ci accomuna dà forse ossigeno alla mente e al cuore; concorre a rafforzare nei ragazzi energia e speranza, il gusto per i problemi e le ragioni. L'offuscamento di queste dimensioni provoca infatti una perdita di ricchezza e profondità che esercita il suo effetto negativo anche sul senso del futuro.

Marina Loffi Randolin
Piero Stefani, La radice biblica. La Bibbia e i suoi influssi sulla cultura occidentale,
collana Orientarsi, edizioni scolastiche Bruno Mondadori, Milano 2003, 224 pagine, euro 8,80.


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